Tecniche di seduzione passiva
Le tecniche di seduzione passiva non sono sempre facili da mettere in pratica. Occorre molta sicurezza in se stessi, e bisogna essere pronti a rischiare. A differenza della seduzione “attiva“, cioè quella in cui si rimorchia con parole o inviti, la seduzione passiva è sottile, discreta, e si basa completamente sul linguaggio del corpo.
Esistono varie tecniche di seduzione passiva. Ognuno potrà selezionare quelle che meglio si adattano al suo carattere e alla situazione in cui ci si trova. In ogni caso, prima di partire con la fase della seduzione, è bene scegliere con cura la persona che ci interessa. Provare a sedurre tutte le donne che si trovano in un locale, o ad una festa, non conduce mai a un successo.
Individuata la “preda” su cui volete fare colpo, potete iniziare con un gioco di sguardi.
Dovete essere certi che il vostro interesse sia ricambiato, e che l’attrazione sia reciproca. Uno sguardo intenso, seguito da una pausa e poi riproposto è il metodo migliore per far capire che si è attratti dalla persona. Mentre guardate, fate in modo che il vostro corpo sia rilassato: niente gambe o braccia incrociate, piuttosto assumete una posizione rilassata, e toccatevi i capelli o giocate con un oggetto.
Una volta che avrete rotto il ghiaccio, e iniziate un dialogo, state attenti a non cadere negli errori più comuni. Le tecniche di seduzione passiva prevedono che non si parli mai troppo di se stessi, ma che si facciano domande “generiche“, atte a conoscere meglio chi vi sta di fronte. Cercate anche di capire che tipo di partner la attrae, cosa le piace e cosa non le piace nelle persone. In questo modo, avrete già delle basi da cui partire per la conquista.
Mantenete sempre un tono di voce basso, e respirate col diaframma: una voce stridula e sgradevole da sentire toglie sex appeal anche all’uomo più bello del mondo. E non eccedete in complimenti; un complimento fa piacere, troppi suonano falsi.
Per far funzionare al meglio le tecniche di seduzione passiva, è necessario riuscire a capire fino a che punto si può arrivare prima di sbilanciarsi e chiedere un appuntamento. Se si è bravi, sarà la persona sedotta a sedurvi a sua volta e proporrà un altro incontro. Altrimenti, ci si deve regolare in base al suo carattere. Un invito lanciato nel momento sbagliato può rovinare tutto.
Per questo motivo, parlate poco e ascoltate molto. Il dialogo deve essere costruttivo e rivelatore. Chiedetele che hobby ha, dove lavora, cosa fa quando esce con le amiche, insomma mostratevi interessati ma non invadenti. E non fate vagare lo sguardo, ma tenetelo concentrato sulla persona che vi sta parlando.
Infine, ricordatevi sempre che per sedurre non ci si deve mai presentare né come playboy nè come “sfigato“: entrambi i prototipi faranno scappare la possibile partner. L’ironia, l’umorismo, la gentilezza e la simpatia discreta sono sempre ottime tecniche di seduzione passiva. Esse, unite a un linguaggio del corpo esplicito e coadiuvate dallo sguardo e dal sorriso, si rivelano il più delle volte strumenti ideali per un successo sicuro.